John Cassavetes_Shadows (1959)









Ben,trombettista dilettante,trascina la propria esistenza fra coetanei bianchi persi nei bar.Ben è un nero dalla pelle ambrata.
Suo fratello Hug,invece,la pelle ce l'ha proprio scura.E si batte alla ricerca della fama,di un'affermazione come cantante jazz.
E infine Leila loro sorella,che sogna di diventare scrittrice e intanto vive i suoi 20 anni tra luci e cartelloni pubblicitari.Rapporti tesi tra i due fratelli e la sorella bianca,ma ancor più elettrici tra lei e il fidanzato che la respinge nel momento in cui scopre la sua origine razziale. Nel 1959 la rivista 'Film Culture' attribuisce il premio per il miglior film indipendente a Shadows di John Cassavetes.Girato in formato ridotto(16mm) per le strade di New York,Shadows,è in primo luogo la documentazione attenta e partecipe d'un disadattamento umano e sociale e d'una crisi di valori le cui cause vanno ricercate soprattutto sul piano sociale e politico.
Si tratta del film di debutto di Cassavetes,girato con budget ridottissimo e attori non professionisti.Shadows è quanto di più vicino si possa trovare in America alla nouvelle vague.Lo stile è quanto di più affine al cinema diretto,gli attori sono lasciati liberi di improvvisare e di raccontare lo smarrimento della loro generazione e della loro razza.Cassavetes inizialmente è vicino al New American Cinema,ma presto se ne discosta,perchè non ne condivide lo sperimentalismo:seppur anti-hollywoodiani,i suoi film rimarranno sempre nell'alveo del cinema narrativo(the killing of a chinese bookie,minnie e moskowitz)

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